Malcuit, Fabian Ruiz e Milik: domani è già qui

Napoli-Lazio era una partita difficile, resa ancor più complicata dalle assenze di Koulibaly, Allan, Hamsik ed Insigne contemporaneamente. Eppure guardando la prima frazione del match andato in scena nella notte di Fuorigrotta, allo stadio San Paolo, sembrava che non mancasse nessuno dei titolari dell’once de gala di Carlo Ancelotti.

Non a caso usiamo una terminologia spagnola, tanto cara a Fabian Ruiz. Il numero 8 del Napoli ha incantato addetti ai lavori e tifosi per la sua capacità di farsi trovare sempre libero e nel vivo del gioco. L’ex Betis Siviglia ha dimostrato di valere l’appellativo di “todocampista”, ovvero un centrocampista che sa fare tutto. E sì, perchè il giovane iberico ha il passo e la forza nelle gambe per guidare la transizione rapida in attacco, così come le geometrie per costruire la manovra dal basso e la fantasia degna dei migliori numeri 10 nel dribbling quando lo spazio non c’è e bisogna crearlo dal nulla.

Nulle, come le aspettative che il mondo Napoli nutriva nei confronti di Kevin Malcuit al suo arrivo. Ma da Napoli-Parma in poi, vedendolo giocare, si è avuta la sensazione forte di trovarsi dinnanzi ad un terzino destro diverso rispetto a quello tutta gamba e poca tecnica cui eravamo abituati. Il francese ha dimostrato di essere un esterno basso completo, che sa fare bene entrambe le fasi, giocando in maniera creativa ma anche badando al sodo in fase passiva. E’ uno dei nuovi titolari promossi da Ancelotti, con buona pace di Hysaj.

Le reti delle porte non le lascia stare in pace da un po’ il buon Arkadiusz Milik. Il centravanti polacco si è riscoperto bomber ed ora non si ferma più, legittimando l’investimento da 32 milioni di euro che la società pagò all’Ajax nell’estate 2016. Atalanta-Napoli è stata la partita della svolta per Arke, che, eccezion fatta per la sfida con l’Inter, è sempre andato a segno nelle partite di campionato in cui Ancelotti ha deciso di impiegarlo. 11 gol in 17 presenze stagionali in A rendono bene l’idea dell’esplosione di Milik.

Il futuro del Napoli è già oggi, con loro tre in campo. D’altronde, l’età ed il talento sono dalla loro parte.

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