Stadio San Paolo, Borriello: ”Non si può più trattare”

Non si placa la polemica e i margini per ricucire lo strappo sono lontani.          Ciro Borriello, assessore agli impianti sportivi del Comune di Napoli, dichiara all’Ansa: ”Non ci interessa più approfondire tematiche che vadano al di là del rapporto formale tra un club di calcio e il Comune di Napoli. Non ci sono più margini di trattative, non per colpa nostra ma per l’abbandono del tavolo da parte di De Laurentiis”.  Mentre la squadra azzurra vince e strappa applausi ai tifosi, la questione relativa allo stadio di Fuorigrotta resta irrisolta e, anzi, si complica parecchio. L’assessore spiega: ”C’è un regolamento chiaro sull’utilizzo dello stadio San Paolo che anche gli avvocati di De Laurentiis conoscono bene, ora andremo avanti come prescrivono le norme e i regolamenti. Al San Paolo gioca solo il Napoli ma le modalità del rapporto sono chiare a tutti e devono essere rispettate”. Restano, dunque, tesi i rapporti tra de Magistris e De Laurentiis. D’altra parte la convenzione tra il Comune e il club azzurro è scaduta alla fine della stagione 2015/16 e da allora il Napoli gioca secondo un regolamento che prevede il pagamento di una quota fissa di circa ventimila euro a cui va aggiunto il 10% dell’incasso di ogni singola partita. Questi soldi, come precisano da Palazzo San Giacomo, per le stagioni 2016/17 e 2017/18 il Napoli non li ha ancora versati.

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