Napoli da sogno, Juve distrutta con un 5-1

Una valanga di gol, destinata ad entrare nella storia di questo campionato, apre la Diciottesima giornata che vede il crollo bianconero al cospetto della capolista. Il Napoli travolge la Juventus con un umiliante 5-1 che lascia i piemontesi a ben dieci lunghezze di distacco. Per l’anticipo del venerdì sera il Maradona è affollato e carico. Spalletti manda in campo il 4-3-3 con quella che è probabilmente la miglior formazione possibile con Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Politano, Osimhen Kvaratskhelia. Allegri blinda i bianconeri in un 3-5-2 con Szczesny, Danilo, Bremer, Alex Sandro, Chiesa, Mckennie, Locatelli, Rabiot, Kostic, Di Maria e Milik. Gli azzurri partono a razzo ritrovando lo smalto premondiale e così al 13′ Kim Minjae va in profondità per Osimhen che scappa via a Bremer e prova a concludere con poco angolo dall’interno dell’area piccola ma il tiro risulta debole, Szczesny para. Successivamente Politano riceve da Di Lorenzo e crossa di prima in mezzo. Locatelli prolunga la traiettoria di testa e Kvaratskhelia prova l’acrobazia, ma trova la grande risposta di Szczesny. Sulla ribattuta, però, il più lesto è Osimhen che al 14′ batte il portiere polacco con un colpo di testa da distanza ravvicinata. La reazione degli ospiti matura al 21′ quando Rrahmani sbaglia il cambio gioco e regala palla a Di Maria che porta palla fino al limite dell’area e prova la conclusione sul secondo palo. Il tiro del numero 22 scheggia la traversa. Al 26′ un colpo di testa di Milik non impensierisce Meret che blocca in presa sicura. Ben più insidioso è il passaggio di Politano che serve di prima Osimhen in profondità. Bremer interviene ma lascia il pallone nella disponibilità del nigeriano, che appoggia orizzontalmente per Kvaratskhelia che al 39′ fa secco Szczesny con palla nell’angolo basso. Il raddoppio napoletano scuote la Juve che accorcia le distanze al 42′ con un sinistro di Di Maria dopo un rimpallo favorevole. Al tramonto del primo tempo Meret con un grande intervento evita l’autogol di Rrahmani che al 47′ per poco non devia la palla alle spalle del proprio portiere. Nell’intervallo Spalletti lascia Politano, toccato duro, negli spogliatoi e riparte con Elmas, in campo dal 46′, schierato al suo posto largo a destra. Il secondo tempo è un fantastico monologo azzurro. Al 54′ Osimhen scappa via ad Alex Sandro e cerca la conclusione sul primo palo. Szczesny respinge in corner ma nulla può al 55′ quando Rrahmani riscatta le indecisioni del primo tempo portando a tre le reti azzurre: Kvaratskhelia batte un corner basso a uscire, Anguissa fa il velo e il kosovaro gira in porta con il destro facendo esplodere il Maradona. Il tris del Napoli spinge Allegri alla doppia sostituzione e al 56′ esce l’ex Milik ed entra Kean e Paredes rileva l’affaticato Locatelli. Tuttavia poco cambia, la qualità e l’intensità di gioco del Napoli appaiono nettamente superiori e al 59′ vola ancora Osimhen come una furia e calcia in porta un pallone che va alto di poco. Al 65′ Mario Rui recupera palla, innesca Kvaratskhelia che pennella per la testa di Osimhen che cala il poker che vale la personale doppietta e il dodicesimo centro in campionato. Fuorigrotta è in delirio, la Juventus è in ginocchio e rischia l’imbarcata. Al 70′ esce l’amatissimo Mário Rui ed entra Olivera. La fame di gol azzurra non si placa: Di Lorenzo allarga per Elmas che rientra sul sinistro e calcia. Alex Sandro devia il tiro, che diventa imparabile per Szczesny. Al 72′ i gol napoletani diventano ben cinque e al 73′ Allegri fa altre sostituzioni per tentare di evitare un’umiliazione ancor più pesante: escono Di Maria e Chiesa per Miretti e Iling-Junior. L’innesto di forze fresche serve a poco, il Napoli ha la partita in pugno e il pubblico si gode uno spettacolo che prosegue minuto dopo minuto. Al 79′ anche Raspadori e Ndombélé vanno in campo; escono super Osimhen e Zielinski. All’83’ finisce la partita Rabiot, al suo posto entra Matías Soul e all’89’ Lozano offre la standing ovation a Kvaratskhelia. La gara finisce con un vero e proprio trionfo per il Napoli che probabilmente estromette definitivamente la Juventus dalla lotta scudetto.

 

IL TABELLINO:

Napoli-Juventus 5-1

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (25′ st Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (34′ st Ndombelè); Politano (1′ st Elmas), Osimhen (34′ st Raspadori), Kvaratskhelia (44′ st Lozano). A disp.: Marfella, Sirigu, Juan Jesus, Bereszynski, Ostigard, Demme, Zedadka, Simeone, Zerbin, Gaetano. All.: Spalletti

Juventus (3-5-2): Szczesny; Danilo (28′ st Iling), Bremer, Alex Sandro; Chiesa, Mckennie, Locatelli (13′ st Paredes), Rabiot (38′ st Soulé), Kostic; Di Maria (28′ st Miretti), Milik (13′ st Kean). A disp.: Pinsoglio, Perin, Gatti, Rugani, Fagioli. All.: Allegri

Arbitro: Doveri

Marcatori: 14′ Osimhen (N), 39′ Kvaratskhelia (N), 42′ Di Maria (J), 10′ st Rrahmani (N), 20′ st Osimhen (N), 27′ st Elmas (N)

Ammoniti: Danilo (J)

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