Il Napoli ha scelto Natan, sarà l’erede di Kim

Quella di Aurelio De Laurentiis è l’unica squadra di Serie A a non aver piazzato colpi sul mercato. Le operazioni in entrata dei Campioni d’Italia sembrano, tuttavia, finalmente iniziate. Fatta eccezione per il rientro di Zanoli dal prestito alla Sampdoria, il gruppo in azione a Dimaro, prima, e a Castel di Sangro, poi, è stato fino ad adesso quello dello scorso anno, infarcito di ragazzi dei settori giovanili e privato di Bereszyński, tornato a Genova, di Ndombélé rientrato al Tottenham e, soprattutto, di Kim, passato al Bayern Monaco. Tuttavia lo zero dal numero degli acquisti ufficiali è sul punto di essere cancellato. La società ha trovato il difensore centrale che le occorreva necessariamente da quando i bavaresi hanno pagato la clausola rescissoria per il giocatore coreano, protagonista fondamentale della vittoria dello Scudetto. Il Napoli ha scelto l’ennesimo “Carneade” per il ruolo di centrale difensivo da affiancare a Rrahmani. Si chiama Natan, è brasiliano ed è classe 2001 e dovrebbe costare circa 10 milioni di euro più bonus per un’operazione in linea con quanto ha fatto negli ultimi anni la società partenopea, in grado di stupire comprando calciatori poco noti che poi si sono rivelati formidabili come Kvaratskhelia ad esempio. Natan Bernardo de Souza è un difensore centrale, che da giovanissimo aveva iniziato da terzino destro, svetta per l’altezza essendo un gigante di ben 190 centimetri; il gioco aereo pare sia il suo forte. È un perfetto sconosciuto per molti appassionati ma non per gli addetti ai lavori del mondo dello scouting perché l’estate scorsa era stato vicinissimo alla Roma. Il confine tra competenza e fortuna è molto sottile e solo il tempo dirà se dopo la partenza di Koulibaly la Dea bendata abbia ancora sorriso agli osservatori napoletani oppure se il giocatore del Bragantino andrà ad allungare la lista dei Fideleff, dei Tuanzebe e di tutti quei personaggi passati per Fuorigrotta come misteriose meteore. A garanzia dell’acquisto c’è però il fatto che la squadra della città di Bragança Paulista sia di proprietà della Red Bull, multinazionale che possiede squadre di calcio in mezzo mondo e che ha dimostrato eccellente competenza nel far crescere atleti talentuosi. Il punto, però, è che ora i tempi sono mutati e con il sempre citato bilancio in regola, con le casse societarie ricche di incassi ed introiti e, soprattutto, con il fascino del tricolore sul petto sarebbe un vero peccato sbagliare proprio adesso facendosi sfuggire l’occasione di operare con raziocinio per confermarsi ad alti livelli dopo aver stupito il mondo intero vincendo il campionato italiano dopo trentatrè anni di digiuno e, per di più, dominandolo in lungo e in largo dall’inizio alla fine. Le opzioni alternative a disposizione di Garcia resterebbero, al momento, quelle di Ostigard, autore di un errore da “matita blu” proprio nell’ultima amichevole, e ovviamente di Juan Jesus, “usato sicuro” ma non più giovanissimo. È chiaro che il mercato resti aperto, d’altra parte servano ulteriori pedine; esso chiuderà solo il 1 settembre, ma il tempo stringe perché tra due settimane la Stagione 2023/2024 comincia e ad aprirla saranno proprio gli azzurri sul campo del Frosinone.

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