Altro che Green Pass.

 

Il 22 luglio 2021, recandomi presso il centro vaccinale di Pagani, allestito al Teatro La Fenice, ho atteso insieme a circa 100 persone sotto il sole delle 15.00 il mio turno per fare il vaccino. A tutti lo stesso appuntamento! Anche a persone avanti con l’età e debilitate.

Presentatomi il modulo di adesione che avrei dovuto firmare assumendomi tutta la responsabilità di quanto indicato, ho voluto che mi si dessero delle spiegazioni considerato che il suddetto modulo anamnestico presupponeva la conoscenza approfondita delle eventuali patologie e dell’eventuale riflesso che avrebbe potuto avere il vaccino su di esse. Ma il responsabile del centro, il dott. Aristide Tortora, di fronte alle mie perplessità e richieste di ulteriori informazioni, ha voltato le spalle parlottando: “persone come lei mi fanno perdere solo tempo”.

Ecco il motivo della mia denuncia.

Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Io, in quanto ingegnere, lo faccio sempre. Responsabilità è anche saper spiegare e, quindi certificare, che è possibile fare un vaccino o un altro considerate le caratteristiche chimico-fisiologiche del prodotto da somministrare in relazione alle condizioni di salute di ciascuno paziente.

Siamo veramente messi male! Non siamo tutti pecore. C’è qualcuno che pretende, come di diritto, di avere delle spiegazioni.

Sono pro i vaccini, non sono negazionista. Anzi, tutti dovremmo fare il vaccino quanto prima e sono anche un tifoso del nostro Presidente di regione, Vincenzo De Luca che molto ha fatto, ma che probabilmente sta perdendo colpi. Io denuncio non perché sono assetato di voti; non ne ho bisogno perché non sono un politico e mai farò politica.

Mi rivolgo, quindi, al Presidente della nostra regione De Luca che sicuramente avrà a cuore la nostra terra come io la amo incondizionatamente.

Gentile Presidente,

deve assolutamente trovare mezzi ed energia per sanificare il nostro sistema sanitario. La Campania e tutto il Sud devono essere competitivi, fatti di uomini e di medici esperti e, soprattutto, per fare le cose serie bisogna metterci anche il cuore. Tutte le aziende ospedaliere della Campania, fatta eccezione per qualche realtà dove si trova qualità e professionalità, devono ancora fare grandi passi per essere all’altezza di altri sistemi sanitari di altre regioni. Il nostro Sud deve essere vivo. I numeri e i contenuti devono farla da padroni; non bastano le chiacchiere. Bisogna fare e fare bene.

 

Ing. Francesco Terrone

Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania

Iscritto all’Associazione della Stampa Estera-Roma

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