8 gol in 23 partite tra Campionato, Coppa Italia e Champions League. Non sembra un ottimo bottino per una prima punta, ma lo è se consideri che stiamo parlando di un ragazzo che in questa stagione ha dovuto fare i conti con una rottura del crociato. Arkadiusz Milik (per gli amici Arek) si è presentato ai napoletani nel migliore dei modi, doppietta al Milan alla prima stagionale al San Paolo, doppietta alla prima di Champions a Kiev, doppietta vincente contro il Bologna (7 gol in 9 partite come impatto), senza dimenticare il suo primo ed unico gol dopo l’infortunio, al Mapei Stadium, del 2-2, tenendo(seppure invano) ancora in corsa il Napoli per la lotta al 2o posto. Jannik Vestergaard, difensore danese con il quale Arek si è scontrato in Polonia-Danimarca, cambierà senza saperlo le sorti del Napoli, dicendo stop alla stagione del polacco, ma dando inizio ad un Mertens mostruoso “versione 9” da 28 reti in campionato, come nessuno si sarebbe immaginato (neanche lo stesso Sarri).

 

 

Milik ha recuperato dall’infortunio in tempo record, complice la sua forza fisica e soprattutto psicologica, nonché le competenze e le cure all’avanguardia del dott. De Nicola e staff (tra i migliori in Europa). Qui il ragazzo era a Castelvolturno ad osservare l’allenamento dei compagni, esercitando i “neuroni mirror”(neuroni specchio) così da allenare il pensiero di effettuare un movimento. Questo processo eviterà dunque la “perdita” del movimento stesso, diminuendo i tempi di recupero.

 

Ma a proposito, che fine ha fatto la 9? Ora Mertens è avanti nelle gerarchie rispetto ad Arek, che però con pochi gol, ha conquistato amore e fiducia di Napoli, che nonostante l’assenza in campo del polacco, ha continuato ad urlare il suo nome quando lo speaker Decibel Bellini annunciava la formazione. Con il numero 99…Arkadiusz Milik!

L’anno scorso la 9 era un macigno da indossare, ma quest’anno, il gigante polacco ha tutto l’amore dei tifosi e la forza caratteriale (che gli ha permesso di superare al meglio un infortunio così grave) per mettere quel 9 sulle spalle.

E allora provaci ancora, Arek! Continua da dove hai iniziato.

Con il numero 9…Arkadiusz Milik! 

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