Lottava contro il cancro da ormai sette anni.
E’ morto all’alba nella sua casa di Milano Emiliano Mondonico.
Sulla sua pagina Facebook arriva il toccante saluto della figlia Clara: “Ciao Papo…. sei stato il nostro esempio e la nostra forza… ora cercheremo di continuare come ci hai insegnato tu… eternamente tua”.
L’allenatore aveva compiuto 71 anni il 9 marzo scorso.
Tutto ebbe inizio quando Mondonico allenava l’Albinoleffe in Serie B; gli fu diagnosticato un tumore all’addome. Lasciò temporaneamente la panchina per essere operato il 31 gennaio.
Dopo l’intervento rientrò a tempo di record e conquistò la salvezza con l’Albinoleffe.
La sua carriera di tecnico era iniziata alla Cremonese, dove aveva chiuso quella di calciatore dopo aver vestito in A le maglie di Torino e Atalanta tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta.
Alla Cremonese Mondonico partì da allenatore delle giovanili e arrivò alla guida della prima squadra nella stagione 1981-82. Successivamente guidò Como, Atalanta, Torino, Napoli, Cosenza, Fiorentina, Albinoleffe e Novara.
Da allenatore ha vinto una Coppa Italia e una Mitropa Cup col Toro raggiungendo poi cinque promozioni dalla B alla A.
La sua esperienza napoletana è legata alla stagione 2000/2001 quando non riuscì a salvare gli azzurri dalla retrocessione per un sol punto. Era subentrato a Zeman in una delle più buie annate del Napoli.
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