Nelle ultime ore prende quota insistentemente il nome di Orestis Karnezis per affiancare Pepe Reina.

Il portiere greco classe ’85 ha un contratto in scadenza nel 2019 e Udine, avendo attualmente in rosa Scuffet, Meret e Bizzarri, sembra non essere più casa sua.

“Esiste una base di accordo, soltanto da perfezionare, tra Napoli e Udinese: operazione da tre milioni, bonus in più o in meno”. (come riferito dall’esperto di mercato Alfredo Pedullà).

Da un lato vi è Sarri e l’intera squadra che hanno spinto per la conferma di Reina (sempre più vicino il prolungamento del leader spagnolo fino al 2019, magari con una clausola che gli consenta di fare scelte diverse il prossimo anno), conferma quasi decisa a “furor di popolo” dunque, e dalle alternative che effettivamente non sembravano tanto migliori rispetto ad una permanenza di Pepe (non volendo poi rischiare di perdere il leader del gruppo, inutile nasconderlo, per non subire eventuali contraccolpi proprio l’anno dove il diktat è “restiamo uniti per finire il lavoro dello scorso anno”).

Dall’altro lato vi è la ricerca assidua non di un semplice “vice”, ma di un portiere che possa raccogliere in eredità dallo spagnolo la porta azzurra del Napoli (non una porta qualunque…)

Questa ricerca ha toccato tanti nomi (non sappiamo neanche quanti di questi veritieri…), da Meret a Rulli, da Cragno a Perin, da Areola a Leno, da Radunovic fino a Karnezis.

L’ultima ipotesi che si respira nell’aria di Dimaro vede addirittura una conferma di Luigi Sepe, un ottimo elemento, ma sul quale bisogna porsi prima due interrogativi:

1) Il Napoli quanto crede davvero in lui? Forse lo confermerebbe solamente per “motivi di lista” (avendo solo lui e Insigne come “cresciuti nel vivaio”) o semplicemente virerebbe sul napoletano come semplice rincalzo, non trovando nessuno disposto a giocarsi il posto con Reina, proprio l’anno del Mondiale.

2) Sepe è un ottimo portiere, ma per esserlo a Napoli, non basta saper parare ed il fatto che il portiere di Torre del Greco lo scorso anno si sia fatto scavalcare nelle gerarchie di Sarri anche da Rafael Cabral, non è un segno di totale affidabilità.

Orestis Karnezis rappresenterebbe dunque una “soluzione ponte”, un “usato sicuro” per il Napoli, il quale, non trovando un valido elemento in questa sessione di mercato oppure trovandolo, ma non ritenendolo ancora pronto (esempio si può fare per un Meret, dove magari il Napoli prima di sborsare una cifra importante, vuole vederlo all’opera in serie A o almeno dargli l’opportunità di crescere ancora), preferirebbe, almeno per quest’anno, arruolare il greco come vice Reina, magari strappando già un’opzione per l’anno prossimo per l’eventuale “portiere del futuro”.

Staremo a vedere. Mentre la questione Reina sembra in via di definizione, alle sue spalle vi è ancora il buio.

Sarà Sepe? Sarà Karnezis? Sarà il famoso “mister X”?

Chiunque sarà, ci farà capire quali saranno le idee per il progetto Napoli.

Forse però, non c’è tutta questa fretta, d’altronde con un Reina che sarà ancora il titolare e l’inserimento di un Karnezis (ad esempio), il Napoli si aggiudicherebbe almeno un altro anno di ricerca o riflessione. 

“Comprare per comprare” si sa, non serve a nulla.

Soprattutto se nel mirino, come ha dichiarato ADL, c’è il “portiere per i prossimi 10 anni” …

 

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